La ricerca indaga sul ruolo delle presunzioni nel Diritto islamico, tracciando la loro collocazione all’interno della sistematica delle fonti sharaitiche e ricostruendone le molteplici applicazioni casistiche elaborate dalla dogmatica giuridica musulmana attraverso l’ermeneutica delle principali scuole teologiche. L’istituto presuntivo, che nei moderni ordinamenti secolari è generalmente individuato nella formulazione di un’ipotesi di inferenza logica durante il procedimento probatorio e considerata vera fino a prova contraria, nell’Islam assume una dimensione specifica, non limitata al solo ambito processuale. Viene così articolata una ricostruzione delle presunzioni nella prospettiva della teoria generale del diritto islamico, che mostra come esse, ben radicate nella sistematica delle fonti seppure in posizione subordinata rispetto a quelle verità di fede che non prevedono dimostrazione, risultano estremamente utili non solo nel contesto giurisdizionale, ma anche per garantire una coerenza sistemica, tra l’altro idonea a scongiurare destabilizzazioni e ad evitare cadute di quel ruolo regolatore dell’etica e della morale esercitato dal fattore religioso nella società. Inquadrato così l’assetto delle presunzioni, il testo compie un’analisi retorica della tematica e si indirizza poi a percorrere il tecnicismo dell’interpretazione sviluppato dalla “scolastica” musulmana, andando a collazionare una raccolta di decisioni giurisprudenziali su casi pratici fondate sulle presunzioni. Viene inoltre messa a fuoco la valenza dell’istituto presuntivo alla luce dell’innovazione tecnologica, mostrando le nuove frontiere delle sue prospettive applicative nella cornice del Diritto islamico, quali l’intelligenza artificiale e la giustizia predittiva, settori che incidono oltre che sulle applicazioni giuridiche anche sulla pratica religiosa, monitorando big data, transazioni finanziarie, pratiche sociali e attività personali, senza tralasciare una necessaria sorveglianza etica degli algoritmi, nella tutela di alcuni diritti fondamentali, quali dignità umana, privacy e libertà religiosa, nell’ottica del dialogo interreligioso e dell’inclusione sociale, e nel rispetto dei principi di giustizia, tolleranza ed equità declinati dall’Islam.

La sistematica delle Presunzioni nel Diritto islamico tra interpretazione e casistica

Vasco Fronzoni
2024-01-01

Abstract

La ricerca indaga sul ruolo delle presunzioni nel Diritto islamico, tracciando la loro collocazione all’interno della sistematica delle fonti sharaitiche e ricostruendone le molteplici applicazioni casistiche elaborate dalla dogmatica giuridica musulmana attraverso l’ermeneutica delle principali scuole teologiche. L’istituto presuntivo, che nei moderni ordinamenti secolari è generalmente individuato nella formulazione di un’ipotesi di inferenza logica durante il procedimento probatorio e considerata vera fino a prova contraria, nell’Islam assume una dimensione specifica, non limitata al solo ambito processuale. Viene così articolata una ricostruzione delle presunzioni nella prospettiva della teoria generale del diritto islamico, che mostra come esse, ben radicate nella sistematica delle fonti seppure in posizione subordinata rispetto a quelle verità di fede che non prevedono dimostrazione, risultano estremamente utili non solo nel contesto giurisdizionale, ma anche per garantire una coerenza sistemica, tra l’altro idonea a scongiurare destabilizzazioni e ad evitare cadute di quel ruolo regolatore dell’etica e della morale esercitato dal fattore religioso nella società. Inquadrato così l’assetto delle presunzioni, il testo compie un’analisi retorica della tematica e si indirizza poi a percorrere il tecnicismo dell’interpretazione sviluppato dalla “scolastica” musulmana, andando a collazionare una raccolta di decisioni giurisprudenziali su casi pratici fondate sulle presunzioni. Viene inoltre messa a fuoco la valenza dell’istituto presuntivo alla luce dell’innovazione tecnologica, mostrando le nuove frontiere delle sue prospettive applicative nella cornice del Diritto islamico, quali l’intelligenza artificiale e la giustizia predittiva, settori che incidono oltre che sulle applicazioni giuridiche anche sulla pratica religiosa, monitorando big data, transazioni finanziarie, pratiche sociali e attività personali, senza tralasciare una necessaria sorveglianza etica degli algoritmi, nella tutela di alcuni diritti fondamentali, quali dignità umana, privacy e libertà religiosa, nell’ottica del dialogo interreligioso e dell’inclusione sociale, e nel rispetto dei principi di giustizia, tolleranza ed equità declinati dall’Islam.
2024
9791220503341
Diritto islamico, Shari'a, Teoria generale, Sistematica delle fonti sharaitiche, Presunzioni, Dogmatica musulmana, Teologia coranica, Ermeneutica e interpretazione giuridica, scuole teologiche dell'Islam, Inclusione sociale, Intelligenza artificiale, Algoretica, Prevenzione del fondamentalismo e della radicalizzazione, Principi coranici di giustizia tolleranza ed equità.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12607/45041
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact