L’università sta cambiando, ma parlare in università di management didattico significa, ancora oggi, organizzare sistemi e procedure da adottare per raggiungere un servizio che possa essere considerato efficiente. Non è solo questo il management didattico. Il luogo privilegiato per la funzione di management didattico è il Senato accademico e la funzione di management è un compito distribuito, collegialmente assunto e pariteticamente esercitato in cui la logica da ricercare è quella della qualità. Curare la qualità significa avere al centro dei processi di progettazione, pianificazione, monitoraggio e valutazione, la persona, il soggetto in formazione, che ha urgenza e necessità di acquisire padronanza e fiducia in sé, che vuole avere gli strumenti per essere attore e lettore della società che lo circonda e che necessità di trovare dignità personale nel processo di apprendimento che richiede ampi sforzi e grandi sacrifici. È assolutamente prioritario ragionare sul modello Humboldtiano di università se almeno crediamo al fitto intreccio che si deve porre fra didattica (e quindi compiti formativi), ricerca scientifica (e quindi eccellenza dei saperi e dei modelli euristici) e proiezione verso il territorio (e quindi attenzione verso i bisogni conoscitivi del gruppo sociale), allora la configurazione del management, l’articolazione delle sue competenze, le scelte delle procedure di monitoraggio non possono che restituire una immagine che renda efficacemente evidente questa complessa identità del sistema universitario.
Università. Verso nuovi modelli di Management
Martiniello L
2020-01-01
Abstract
L’università sta cambiando, ma parlare in università di management didattico significa, ancora oggi, organizzare sistemi e procedure da adottare per raggiungere un servizio che possa essere considerato efficiente. Non è solo questo il management didattico. Il luogo privilegiato per la funzione di management didattico è il Senato accademico e la funzione di management è un compito distribuito, collegialmente assunto e pariteticamente esercitato in cui la logica da ricercare è quella della qualità. Curare la qualità significa avere al centro dei processi di progettazione, pianificazione, monitoraggio e valutazione, la persona, il soggetto in formazione, che ha urgenza e necessità di acquisire padronanza e fiducia in sé, che vuole avere gli strumenti per essere attore e lettore della società che lo circonda e che necessità di trovare dignità personale nel processo di apprendimento che richiede ampi sforzi e grandi sacrifici. È assolutamente prioritario ragionare sul modello Humboldtiano di università se almeno crediamo al fitto intreccio che si deve porre fra didattica (e quindi compiti formativi), ricerca scientifica (e quindi eccellenza dei saperi e dei modelli euristici) e proiezione verso il territorio (e quindi attenzione verso i bisogni conoscitivi del gruppo sociale), allora la configurazione del management, l’articolazione delle sue competenze, le scelte delle procedure di monitoraggio non possono che restituire una immagine che renda efficacemente evidente questa complessa identità del sistema universitario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.