Il modello delle indagini preliminari, come disciplinato dal legislatore nel 1988, si presenta ormai trasformato per opera di interventi normativi e pronunce giurisprudenziali che ne hanno ridisegnato la struttura e accresciuto il ‘peso’ rispetto alle acquisizioni dibattimentali. Il valore conoscitivo degli elementi raccolti nella fase investigativa è stato, infatti, condizionato dai mutamenti intervenuti nel tempo. È ormai noto che molto di quanto sarà utilizzato dal giudice per la decisione viene raccolto e acquisito proprio durante le indagini preliminari. Prendendo avvio dalla normativa che, oggi, disciplina le investigazioni, si è cercato di individuare le ragioni che hanno ridefinito ruoli e poteri del pubblico ministero, ancora dominus del segmento preliminare, della difesa e, soprattutto, del giudice. Lo studio non si limita, però, alla constatazione degli assetti vigenti, ma propone una prospettiva interpretativa utile a orientare una diversa ricostruzione dell’architettura delle indagini preliminari, nella consapevolezza dell’impossibilità di un ritorno al modello istruttorio previgente e dell’inadeguatezza di soluzioni che ripropongano una qualsivoglia forma di giurisdizione coinvolta sul piano probatorio. L’obiettivo è provare ad individuare un equilibrio tra esigenze dell’accertamento e istanze di garanzia, in una fase sempre più centrale del procedimento penale ed oggi ancor più determinante per un corretto bilanciamento tra poteri e tutela dei diritti fondamentali.

Le indagini preliminari. La trasformazione di un modello

Gaia Tessitore
2025-01-01

Abstract

Il modello delle indagini preliminari, come disciplinato dal legislatore nel 1988, si presenta ormai trasformato per opera di interventi normativi e pronunce giurisprudenziali che ne hanno ridisegnato la struttura e accresciuto il ‘peso’ rispetto alle acquisizioni dibattimentali. Il valore conoscitivo degli elementi raccolti nella fase investigativa è stato, infatti, condizionato dai mutamenti intervenuti nel tempo. È ormai noto che molto di quanto sarà utilizzato dal giudice per la decisione viene raccolto e acquisito proprio durante le indagini preliminari. Prendendo avvio dalla normativa che, oggi, disciplina le investigazioni, si è cercato di individuare le ragioni che hanno ridefinito ruoli e poteri del pubblico ministero, ancora dominus del segmento preliminare, della difesa e, soprattutto, del giudice. Lo studio non si limita, però, alla constatazione degli assetti vigenti, ma propone una prospettiva interpretativa utile a orientare una diversa ricostruzione dell’architettura delle indagini preliminari, nella consapevolezza dell’impossibilità di un ritorno al modello istruttorio previgente e dell’inadeguatezza di soluzioni che ripropongano una qualsivoglia forma di giurisdizione coinvolta sul piano probatorio. L’obiettivo è provare ad individuare un equilibrio tra esigenze dell’accertamento e istanze di garanzia, in una fase sempre più centrale del procedimento penale ed oggi ancor più determinante per un corretto bilanciamento tra poteri e tutela dei diritti fondamentali.
2025
979-12-5965-562-2
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12607/63923
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