Nel tempo dell’Antropocene, educare significa abitare la crisi senza arretrare: trasformare la vulnerabilità in occasione di conoscenza, la discontinuità in progetto. Questo saggio propone una pedagogia nell’Antropocene fondata sulla giustizia educativa, sulla resilienza cognitiva e su un nuovo dispositivo formativo, il laboratorio virtuale, concepito come spazio ecologico e relazionale capace di garantire continuità al pensiero anche nei tempi del collasso. Non un’educazione per la catastrofe, ma nonostante la catastrofe: una proposta per rigenerare, attraverso il digitale, la possibilità stessa dell’apprendere e del convivere nel mondo che resta.
Pedagogy of the Anthropocene: distance learning, educational justice and cognitive resilience in times of planetary crisis
Romanazzi Grazia
;Benetton Mirca
;Arsena Angela
;Baldini Michela
;Bellotti Chiara
;Prisco Giada
2025-01-01
Abstract
Nel tempo dell’Antropocene, educare significa abitare la crisi senza arretrare: trasformare la vulnerabilità in occasione di conoscenza, la discontinuità in progetto. Questo saggio propone una pedagogia nell’Antropocene fondata sulla giustizia educativa, sulla resilienza cognitiva e su un nuovo dispositivo formativo, il laboratorio virtuale, concepito come spazio ecologico e relazionale capace di garantire continuità al pensiero anche nei tempi del collasso. Non un’educazione per la catastrofe, ma nonostante la catastrofe: una proposta per rigenerare, attraverso il digitale, la possibilità stessa dell’apprendere e del convivere nel mondo che resta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
