Il manuale si pone l’obiettivo di essere una prima guida per chi si approccia alla Pedagogia Speciale. Proprio per questo motivo, è introdotto da un capitolo che fa un excursus storico fra i principali autori che hanno contribuito, in modalità diverse, allo sviluppo di questa disciplina. Si procede con l’analisi della “deistituzionalizzazione”: un’importante cambiamento storico, giuridico, ma soprattutto sociale. Vengono affrontati i Disability Study, che indagano il concetto di disabilità visto come una forma di oppressione sociale (Abberley, 1987) e di discriminazione, nei confronti di chi si diversifica dalla norma. Successivamente vengono analizzati i diversi approcci alla salute. Ci si sofferma sul Modello bio-psico-sociale proposto dall’OMS, che ci transita all’ICF, e sulla valutazione. In quest’ottica, il manuale affronta tematiche come l’autodeterminazione, l’Empowerment e l’Advocacy, concetti fondamentali per chi si avvicina al tema della Pedagogia Speciale. In seguito si affrontano le diverse tipologie di disabilità. Nello specifico vengono esaminate quelle sensoriali, cognitive e genetiche. Si analizzano i Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Si propongono metodologie e tecniche di intervento, non solo legate all’età scolare, ma anche per l’adultità, come ad esempio la stesura del “Progetto di Vita”. Si fa fronte al tema delle attività motorie ed a quello, delicato, della sessualità. Si pone attenzione alla figura educativa ed alle relative agenzie: la famiglia, l’educatore professionale, gli ambienti sociali. Il messaggio, forte e determinato, che fa da “trait d’union” nel manuale, è l’importanza che ha il lavoro educativo sulle capacità residue della persona, su ciò che quest’ultima può fare e su ciò che può essere fatto per lei, per migliorare la qualità della vita ed offrire prospettive future.
Manuale di Pedagogia Speciale per il Sostegno e l'Inclusione Sociale
Morsanuto S;Peluso Cassese F
2022-01-01
Abstract
Il manuale si pone l’obiettivo di essere una prima guida per chi si approccia alla Pedagogia Speciale. Proprio per questo motivo, è introdotto da un capitolo che fa un excursus storico fra i principali autori che hanno contribuito, in modalità diverse, allo sviluppo di questa disciplina. Si procede con l’analisi della “deistituzionalizzazione”: un’importante cambiamento storico, giuridico, ma soprattutto sociale. Vengono affrontati i Disability Study, che indagano il concetto di disabilità visto come una forma di oppressione sociale (Abberley, 1987) e di discriminazione, nei confronti di chi si diversifica dalla norma. Successivamente vengono analizzati i diversi approcci alla salute. Ci si sofferma sul Modello bio-psico-sociale proposto dall’OMS, che ci transita all’ICF, e sulla valutazione. In quest’ottica, il manuale affronta tematiche come l’autodeterminazione, l’Empowerment e l’Advocacy, concetti fondamentali per chi si avvicina al tema della Pedagogia Speciale. In seguito si affrontano le diverse tipologie di disabilità. Nello specifico vengono esaminate quelle sensoriali, cognitive e genetiche. Si analizzano i Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Si propongono metodologie e tecniche di intervento, non solo legate all’età scolare, ma anche per l’adultità, come ad esempio la stesura del “Progetto di Vita”. Si fa fronte al tema delle attività motorie ed a quello, delicato, della sessualità. Si pone attenzione alla figura educativa ed alle relative agenzie: la famiglia, l’educatore professionale, gli ambienti sociali. Il messaggio, forte e determinato, che fa da “trait d’union” nel manuale, è l’importanza che ha il lavoro educativo sulle capacità residue della persona, su ciò che quest’ultima può fare e su ciò che può essere fatto per lei, per migliorare la qualità della vita ed offrire prospettive future.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.