Negli ultimi decenni, grazie ad una maggiore accessibilità alle fonti archivistiche ottomane presenti a Istanbul, Ankara, Il Cairo e Gerusalemme, la conoscenza della storia dell’Impero turco dal suo interno ha favorito un nuovo approccio storiografico, contribuendo a scardinare la tradizionale interpretazione dei rapporti tra il mondo orientale e il mondo occidentale1. L’obiettivo di questo articolo di sintesi, che fa il punto sulle più recenti acquisizioni storiografiche sul Mediterraneo di età moderna, è offrire una discussione sulle reciproche influenze tra queste due aree geografiche, attraverso l’analisi della dimensione economica, sociale, militare e religiosa. Le relazioni tra musulmani e cristiani in età moderna non si evolsero solo attraverso continue ostilità e conflitti, come si ritiene generalmente, ma si verificò una costante osmosi tra le due diverse culture, tanto che ciascuna di esse finì per recepire dall’altra caratteri e conoscenze. Le sponde cristiane e islamiche del Mediterraneo ebbero, infatti, ottime ragioni per cooperare, almeno economicamente, se non culturalmente
Mescolanze di mare: musulmani e cristiani nel Mediterraneo moderno (XVI-XVII secc.)
GUGLIUZZO C
2014-01-01
Abstract
Negli ultimi decenni, grazie ad una maggiore accessibilità alle fonti archivistiche ottomane presenti a Istanbul, Ankara, Il Cairo e Gerusalemme, la conoscenza della storia dell’Impero turco dal suo interno ha favorito un nuovo approccio storiografico, contribuendo a scardinare la tradizionale interpretazione dei rapporti tra il mondo orientale e il mondo occidentale1. L’obiettivo di questo articolo di sintesi, che fa il punto sulle più recenti acquisizioni storiografiche sul Mediterraneo di età moderna, è offrire una discussione sulle reciproche influenze tra queste due aree geografiche, attraverso l’analisi della dimensione economica, sociale, militare e religiosa. Le relazioni tra musulmani e cristiani in età moderna non si evolsero solo attraverso continue ostilità e conflitti, come si ritiene generalmente, ma si verificò una costante osmosi tra le due diverse culture, tanto che ciascuna di esse finì per recepire dall’altra caratteri e conoscenze. Le sponde cristiane e islamiche del Mediterraneo ebbero, infatti, ottime ragioni per cooperare, almeno economicamente, se non culturalmenteI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.