Il principio di uguaglianza, come largamente accettato, contiene sia il profilo dell’uguaglianza formale – vale a dire il divieto di discriminazioni ingiustificate – che quello sostanziale, sostanzialmente coincidente con la realizzazione delle condizioni di emancipazione dei soggetti svantaggiati. In questa seconda prospettiva, il principio di uguaglianza è stato enfatizzato più per il suo rilievo politico che di costruzione dei compiti dello Stato e di regime dell’attività dei soggetti privati. Tramontate, con l’affermazione dell’ideologia neoliberale, della globalizzazione del mercato e della tecnologia, le spinte politiche che sostenevano la domanda di uguaglianza come pretesa nei confronti dello Stato ed a fronte della crisi fiscale dello Stato, il principio di uguaglianza ha sofferto una radicale eclissi.
Eguaglianza Vs. disuguaglianze. L’eguaglianza come «compito della Repubblica», la fondazione dell’eguaglianza nei diritti e le contrastanti evoluzioni dell’ordinamento repubblicano, in P.A. – Persona e Amministrazione, IX (2/2021)
Luca R. Perfetti
2021-01-01
Abstract
Il principio di uguaglianza, come largamente accettato, contiene sia il profilo dell’uguaglianza formale – vale a dire il divieto di discriminazioni ingiustificate – che quello sostanziale, sostanzialmente coincidente con la realizzazione delle condizioni di emancipazione dei soggetti svantaggiati. In questa seconda prospettiva, il principio di uguaglianza è stato enfatizzato più per il suo rilievo politico che di costruzione dei compiti dello Stato e di regime dell’attività dei soggetti privati. Tramontate, con l’affermazione dell’ideologia neoliberale, della globalizzazione del mercato e della tecnologia, le spinte politiche che sostenevano la domanda di uguaglianza come pretesa nei confronti dello Stato ed a fronte della crisi fiscale dello Stato, il principio di uguaglianza ha sofferto una radicale eclissi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.