Il camminare, e ancor di più a piedi nudi, può ben rappresentare la metafora del volersi riappropriare del saper stare al mondo. I bambini, come gli adulti, hanno attualmente perso in gran parte la possibilità di avere un contatto diretto con la realtà e con l’esperienza naturale, in quanto ogni loro agire pare mediato da un apparato strumentale e tecnologico che li sottrae ad una esperienza di autoformazione e di autodirezionamento. Si tratta di un costrutto che va ritematizzato proprio in ordine ad una pedagogia dell’ambiente, esperienziale ed ecologica, per farne un’azione educativa profonda e non un limitato e sporadico esercizio didattico.

Spazio e tempo del camminare: una lettura pedagogica

Mirca Benetton
2020-01-01

Abstract

Il camminare, e ancor di più a piedi nudi, può ben rappresentare la metafora del volersi riappropriare del saper stare al mondo. I bambini, come gli adulti, hanno attualmente perso in gran parte la possibilità di avere un contatto diretto con la realtà e con l’esperienza naturale, in quanto ogni loro agire pare mediato da un apparato strumentale e tecnologico che li sottrae ad una esperienza di autoformazione e di autodirezionamento. Si tratta di un costrutto che va ritematizzato proprio in ordine ad una pedagogia dell’ambiente, esperienziale ed ecologica, per farne un’azione educativa profonda e non un limitato e sporadico esercizio didattico.
2020
9788899338732
pedagogia dell'ambiente
educazione sostenibile
educazione motoria
cammino
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12607/29781
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