Le nuove problematiche urbanistiche incentrate sulla sostenibilità ambientale apre nuove sfide soprattutto per quel che concerne le tecniche di supporto alla pianificazione. Infatti, le problematiche che ne scaturiscono sono numerose ed epocali per l’approccio al piano, che deve saper analizzare l’organizzazione dello spazio e delinearne in conseguenza la sostenibilità. Ad esempio, tanti e fondamentali processi sono influenzati dall’assetto urbanistico: l’inquinamento atmosferico e le sue gravi conseguenze sanitarie; la biodiversità legata alla rete ecologica; l’adattamento della città ai cambiamenti climatici, con la relativa attenuazione del rischio idraulico e da ondate di calore. Da quest’ultimo punto di vista, numerosi studi dimostrano che la città è fortemente differenziata: essa non presenta un unico clima, ma molti e molto differenziati microclimi (Balena, Leone e Longo, 2020) così come differenziata per zone è la pericolosità idraulica (Pelorosso, Gobattoni e Leone, 2018). Poiché lo sviluppo del verde è la soluzione più efficace in entrambi i casi, il suo progetto non può essere lasciato al caso, che, per altro, spesso porta ad operazioni di facciata (green washing). Le tecnologie oggi disponibili, dai GIS alla modellistica ambientale, consentono di interpretare al meglio queste necessità e, quindi, contribuire ad una innovativa “urbanistica di precisione”.
Aggregati urbani frattali e sviluppi in scala sostenibile delle aree urbane
Verardi F;
2023-01-01
Abstract
Le nuove problematiche urbanistiche incentrate sulla sostenibilità ambientale apre nuove sfide soprattutto per quel che concerne le tecniche di supporto alla pianificazione. Infatti, le problematiche che ne scaturiscono sono numerose ed epocali per l’approccio al piano, che deve saper analizzare l’organizzazione dello spazio e delinearne in conseguenza la sostenibilità. Ad esempio, tanti e fondamentali processi sono influenzati dall’assetto urbanistico: l’inquinamento atmosferico e le sue gravi conseguenze sanitarie; la biodiversità legata alla rete ecologica; l’adattamento della città ai cambiamenti climatici, con la relativa attenuazione del rischio idraulico e da ondate di calore. Da quest’ultimo punto di vista, numerosi studi dimostrano che la città è fortemente differenziata: essa non presenta un unico clima, ma molti e molto differenziati microclimi (Balena, Leone e Longo, 2020) così come differenziata per zone è la pericolosità idraulica (Pelorosso, Gobattoni e Leone, 2018). Poiché lo sviluppo del verde è la soluzione più efficace in entrambi i casi, il suo progetto non può essere lasciato al caso, che, per altro, spesso porta ad operazioni di facciata (green washing). Le tecnologie oggi disponibili, dai GIS alla modellistica ambientale, consentono di interpretare al meglio queste necessità e, quindi, contribuire ad una innovativa “urbanistica di precisione”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.