Alcuni vecchi registri, foto d’epoca, ausili didattici autoprodotti, quaderni e altri documenti risalenti al primo trentennio del Novecento, costituiscono i materiali da cui ha preso avvio un importante percorso di sperimentazione didattica teso a offrire, agli studenti in Scienze della Formazione Primaria dell’Università della Calabria, la possibilità di accostarsi all’articolato repertorio della materialità educativa e di misurarsi con fonti preziose e testimonianze di una scuola povera e disadorna, che ormai “non c’è più”, e che, in relazione al contesto, continuava tuttavia a contraddistinguersi per vivacità e creatività. Una didattica rinnovata e più coinvolgente ha favorito il consolidamento di un filone di lavori di tesi già avviato da circa un ventennio e, progressivamente, ha poi incentivato attività laboratoriali e di sensibilizzazione verso il patrimonio storico-educativo. Grazie all’impegno diretto dei diversi corsisti è stato possibile acquisire anche una discreta quantità di libri, di collezioni di giornalini per l’infanzia, qualche arredo, diverse carte geografiche, storiche e scientifiche, veri e propri cimeli come il tricolore esposto nel 1924 in occasione della solenne inaugurazione di un edificio scolastico di un piccolo borgo della costa tirrenica cosentina. Molti di questi materiali meritano di essere ulteriormente studiati e valorizzati perché rappresentano un’imperdibile occasione di esercizio di memoria che, alla luce di questa esperienza, si consolida come utile articolazione della proposta formativa indirizzata ai futuri maestri.
Il patrimonio storico-educativo in Calabria. Esperienze laboratoriali e prospettive
STIZZO F;
2021-01-01
Abstract
Alcuni vecchi registri, foto d’epoca, ausili didattici autoprodotti, quaderni e altri documenti risalenti al primo trentennio del Novecento, costituiscono i materiali da cui ha preso avvio un importante percorso di sperimentazione didattica teso a offrire, agli studenti in Scienze della Formazione Primaria dell’Università della Calabria, la possibilità di accostarsi all’articolato repertorio della materialità educativa e di misurarsi con fonti preziose e testimonianze di una scuola povera e disadorna, che ormai “non c’è più”, e che, in relazione al contesto, continuava tuttavia a contraddistinguersi per vivacità e creatività. Una didattica rinnovata e più coinvolgente ha favorito il consolidamento di un filone di lavori di tesi già avviato da circa un ventennio e, progressivamente, ha poi incentivato attività laboratoriali e di sensibilizzazione verso il patrimonio storico-educativo. Grazie all’impegno diretto dei diversi corsisti è stato possibile acquisire anche una discreta quantità di libri, di collezioni di giornalini per l’infanzia, qualche arredo, diverse carte geografiche, storiche e scientifiche, veri e propri cimeli come il tricolore esposto nel 1924 in occasione della solenne inaugurazione di un edificio scolastico di un piccolo borgo della costa tirrenica cosentina. Molti di questi materiali meritano di essere ulteriormente studiati e valorizzati perché rappresentano un’imperdibile occasione di esercizio di memoria che, alla luce di questa esperienza, si consolida come utile articolazione della proposta formativa indirizzata ai futuri maestri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.