Poesia fuori da ogni etica o moralismo che possa annullare il valore supremo che si cela dietro la scrittura. I versi si raccordano con il volto del povero, dello straniero, del carcerato, del contadino che è costretto ad abbandonare la terra e allo stesso tempo con il volto di chi ama nella sofferenza, dell'amato e dell'amante, di colui o colei che ha svuotato in un amore vivo o perduto l'essenza stessa della sua esistenza.

Prefazione

CURCIO G
2011-01-01

Abstract

Poesia fuori da ogni etica o moralismo che possa annullare il valore supremo che si cela dietro la scrittura. I versi si raccordano con il volto del povero, dello straniero, del carcerato, del contadino che è costretto ad abbandonare la terra e allo stesso tempo con il volto di chi ama nella sofferenza, dell'amato e dell'amante, di colui o colei che ha svuotato in un amore vivo o perduto l'essenza stessa della sua esistenza.
2011
978-88-548-4329-5
nostalgia, tempo, poesia, volto, intercultura, lingua, Levinas, esistenza, dono, misura, moneta
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12607/5289
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