Durante il mio intervento si discuterà della necessità di adeguare la pratica tossicologica forense alla norma europea ISO 17025 per la validazione dei metodi chimici, affinché si rendano uniformi i giudizi di positività ovvero di negatività in merito ad indagini tossicologiche ai fini legali su viventi. Questo obiettivo, incentivato da tempo dal “Gruppo Tossicologi Forensi Italiani” (GTFI), è oramai improrogabile e deve essere inteso come un utile strumento per una più equa valutazione in tutto il territorio nazionale ed europeo. E’, infine, necessario ampliare la sfera di obbligatorietà di tale approccio metodologico anche a tutta la ricerca scientifica derivante da determinazioni analitiche di tipo chimico.
Validazione dei metodi chimici in tossicologia forense secondo la norma UNI EN ISO/IEC 17025:2005
Zuccarello P;
2017-01-01
Abstract
Durante il mio intervento si discuterà della necessità di adeguare la pratica tossicologica forense alla norma europea ISO 17025 per la validazione dei metodi chimici, affinché si rendano uniformi i giudizi di positività ovvero di negatività in merito ad indagini tossicologiche ai fini legali su viventi. Questo obiettivo, incentivato da tempo dal “Gruppo Tossicologi Forensi Italiani” (GTFI), è oramai improrogabile e deve essere inteso come un utile strumento per una più equa valutazione in tutto il territorio nazionale ed europeo. E’, infine, necessario ampliare la sfera di obbligatorietà di tale approccio metodologico anche a tutta la ricerca scientifica derivante da determinazioni analitiche di tipo chimico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.