La fascia più ricca della popolazione mondiale oggi è immersa in un flusso di esperienze mediali che alimenta il ricco alfabeto espressivo dei bambini in età prescolare. Prima di imparare a leggere e a scrivere molti bambini sanno bene come usare un videogioco, uno smart phone o un telecomando. Il saggio discute le ragioni per studiare le opportunità, e non solo i rischi, offerti da questa nuova realtà e adottare ad un modello italiano di analisi della "cultura mediale infantile" per rimettere al centro della riflessione pedagogica il bambino e le sue esperienze.

Lo studio della cultura mediale infantile e il dibattito sulla mutata concezione dell’infanzia.

LIMONE, PIERPAOLO
2010-01-01

Abstract

La fascia più ricca della popolazione mondiale oggi è immersa in un flusso di esperienze mediali che alimenta il ricco alfabeto espressivo dei bambini in età prescolare. Prima di imparare a leggere e a scrivere molti bambini sanno bene come usare un videogioco, uno smart phone o un telecomando. Il saggio discute le ragioni per studiare le opportunità, e non solo i rischi, offerti da questa nuova realtà e adottare ad un modello italiano di analisi della "cultura mediale infantile" per rimettere al centro della riflessione pedagogica il bambino e le sue esperienze.
2010
8860818095
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12607/5667
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