Il contributo partendo da un’analisi comparata della letteratura volta a argomentare l’importanza delle funzioni esecutive e del loro sviluppo attraverso le arti marziali, intende riflettere sul tema del disturbo da deficit di attenzione iperattività (DDAI) e quanto la pratica delle arti marziali può supportare la persona iperattiva. Il disturbo DDAI si caratterizza per lo specifico deficit nelle funzioni esecutive (Barkley, 1997), pertanto individuare le caratteristiche specifiche delle arti marziali che agiscono nel loro potenziamento, può risultare un approccio metodologico estendibile anche aldilà degli ambienti sportivi e soprattutto in ambito scolastico. Nel presente lavoro si vogliono considerare gli studi di settore e gli esiti di ricerca nello sviluppo delle funzioni esecutive in bambini con e senza iperattività che hanno partecipato a percorsi di arti marziali. A valle del contributo si presenterà una riflessione pedagogica su come a livello metodologico la pratica di tali arti, e in particolare del Jiu-Jitsu brasiliano e del Taekwondo, può aiutare i bambini a migliorare le proprie abilità di pianificazione, concentrazione, problem solving e soprattutto il controllo e gestione delle proprie emozioni.
Arti Marziali, Adhd e funzioni esecutive. Rassegna di studi internazionale
Sorrentino C
2020-01-01
Abstract
Il contributo partendo da un’analisi comparata della letteratura volta a argomentare l’importanza delle funzioni esecutive e del loro sviluppo attraverso le arti marziali, intende riflettere sul tema del disturbo da deficit di attenzione iperattività (DDAI) e quanto la pratica delle arti marziali può supportare la persona iperattiva. Il disturbo DDAI si caratterizza per lo specifico deficit nelle funzioni esecutive (Barkley, 1997), pertanto individuare le caratteristiche specifiche delle arti marziali che agiscono nel loro potenziamento, può risultare un approccio metodologico estendibile anche aldilà degli ambienti sportivi e soprattutto in ambito scolastico. Nel presente lavoro si vogliono considerare gli studi di settore e gli esiti di ricerca nello sviluppo delle funzioni esecutive in bambini con e senza iperattività che hanno partecipato a percorsi di arti marziali. A valle del contributo si presenterà una riflessione pedagogica su come a livello metodologico la pratica di tali arti, e in particolare del Jiu-Jitsu brasiliano e del Taekwondo, può aiutare i bambini a migliorare le proprie abilità di pianificazione, concentrazione, problem solving e soprattutto il controllo e gestione delle proprie emozioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
