La postfazione interpreta la scuola come organismo narrante, in cui la dimensione del racconto diventa strumento di orientamento, benessere e trasformazione. La narrazione è qui intesa come dispositivo epistemico e pedagogico capace di restituire senso all’esperienza educativa, di promuovere processi riflessivi e di rigenerare le relazioni professionali e formative. Il testo propone una prospettiva di pedagogia narrativa che intreccia approcci qualitativi e pratiche trasformative, integrando le potenzialità dell’intelligenza artificiale e dei multiversi educativi con la cura della soggettività e della comunità. Raccontare la scuola significa, in questa visione, costruire spazi di felicità, inclusione e partecipazione critica, in cui la narrazione diventa un atto politico e di resistenza creativa contro la standardizzazione dei saperi.
La scuola che si narra per orientarsi
Maria Ermelinda De Carlo
Writing – Review & Editing
2025-01-01
Abstract
La postfazione interpreta la scuola come organismo narrante, in cui la dimensione del racconto diventa strumento di orientamento, benessere e trasformazione. La narrazione è qui intesa come dispositivo epistemico e pedagogico capace di restituire senso all’esperienza educativa, di promuovere processi riflessivi e di rigenerare le relazioni professionali e formative. Il testo propone una prospettiva di pedagogia narrativa che intreccia approcci qualitativi e pratiche trasformative, integrando le potenzialità dell’intelligenza artificiale e dei multiversi educativi con la cura della soggettività e della comunità. Raccontare la scuola significa, in questa visione, costruire spazi di felicità, inclusione e partecipazione critica, in cui la narrazione diventa un atto politico e di resistenza creativa contro la standardizzazione dei saperi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
