“Salvare vite umane ha reso prestigio al nostro paese”. Queste le parole del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, rivolte ai membri della Marina militare il 7 giugno 2019, in occasione della annuale festa del corpo. Si può ritenere che espressioni analoghe di apprezzamento siano estensibili, in generale, a chi soccorre i migranti in mare, alle organizzazioni non governative (d’ora in avanti ONG), italiane e straniere, che operano incessantemente nel canale di Sicilia e zone limitrofe. Per alcuni, invece, esse sarebbero nient’altro che dei “taxi del mare” che recuperano clandestini e li tra- sportano all’interno delle acque territoriali italiane, maltesi e spagnole per “affidarli” alle autorità nazionali competenti. Una simile attività di soccorso così intesa assumerebbe addirittura i connotati di un’attività illegale dai con- torni penalistici e pertanto da sanzionare. Il contributo, dopo brevi cenni ai lineamenti normativi internazionali sull’attività di soccorso in mare, analizza i profili penali così come indicati nel decreto sicurezza-bis del giugno 2019, per poi proporre una riflessione sui limiti e sulla conformità della normativa nazionale a quella internazionale e dell’Unione europea (UE) in materia.

Il salvataggio di vite umane in mare: ipotesi (sconfessate) di responsabilità penale per l'attività delle ONG alla luce del diritto internazionale, nazionale e dell'Unione europea.

CORLETO M
2019-01-01

Abstract

“Salvare vite umane ha reso prestigio al nostro paese”. Queste le parole del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, rivolte ai membri della Marina militare il 7 giugno 2019, in occasione della annuale festa del corpo. Si può ritenere che espressioni analoghe di apprezzamento siano estensibili, in generale, a chi soccorre i migranti in mare, alle organizzazioni non governative (d’ora in avanti ONG), italiane e straniere, che operano incessantemente nel canale di Sicilia e zone limitrofe. Per alcuni, invece, esse sarebbero nient’altro che dei “taxi del mare” che recuperano clandestini e li tra- sportano all’interno delle acque territoriali italiane, maltesi e spagnole per “affidarli” alle autorità nazionali competenti. Una simile attività di soccorso così intesa assumerebbe addirittura i connotati di un’attività illegale dai con- torni penalistici e pertanto da sanzionare. Il contributo, dopo brevi cenni ai lineamenti normativi internazionali sull’attività di soccorso in mare, analizza i profili penali così come indicati nel decreto sicurezza-bis del giugno 2019, per poi proporre una riflessione sui limiti e sulla conformità della normativa nazionale a quella internazionale e dell’Unione europea (UE) in materia.
2019
salvataggio di vite umane in mare
responsabilità penale
attività delle ONG in mare
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12607/1196
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact