È pratica comune utilizzare i nuovi contesti partecipativi per condividere frammenti di vita quotidiana. Questa costante traduzione in caratteri o in immagini digitali dei propri vissuti è parte del processo di appropriazione dei device mobili e del popolamento della Rete, inteso come contesto sempre più affollato, partecipato ed emotivamente denso. Il presente contributo è volto a mettere in luce alcune pratiche narrative emergenti intorno alla condivisione di esperienze emotive che hanno la caratteristica di essere altamente situazionali, e dunque legate a un contesto specifico e che vengono “ritradotte” in frammenti di testo per essere condivise con cerchie sociali altrimenti non raggiungibili. Ci riferiamo in modo più specifico alla vergogna. Il paper presenta parte dei risultati di una ricerca esplorativa volta a indagare tutte le dimensioni caratterizzanti questo sentimento e ha per oggetto i tweet postati tra luglio e dicembre 2012 con hashtag semanticamente afferenti al tema della vergogna. I risultati hanno permesso di ricostruire una mappa delle caratteristiche narrative di questa pratica di socializzazione emotiva digitale, sulla base dei processi di appropriazione del meta-medium (De Carli, 1997) e di colonizzazione di un preciso contesto partecipativo e mediato. La Rete, dunque, come rifugio dal rossore del contesto situato e al contempo spazio ed occasione di situazioni imbarazzanti che mettono in crisi le nuove forme di pudore digitale.

La figuraccia al tempo di Internet: pratiche quotidiane di mediazione del rossore attraverso un #tweet

Micalizzi A
2013-01-01

Abstract

È pratica comune utilizzare i nuovi contesti partecipativi per condividere frammenti di vita quotidiana. Questa costante traduzione in caratteri o in immagini digitali dei propri vissuti è parte del processo di appropriazione dei device mobili e del popolamento della Rete, inteso come contesto sempre più affollato, partecipato ed emotivamente denso. Il presente contributo è volto a mettere in luce alcune pratiche narrative emergenti intorno alla condivisione di esperienze emotive che hanno la caratteristica di essere altamente situazionali, e dunque legate a un contesto specifico e che vengono “ritradotte” in frammenti di testo per essere condivise con cerchie sociali altrimenti non raggiungibili. Ci riferiamo in modo più specifico alla vergogna. Il paper presenta parte dei risultati di una ricerca esplorativa volta a indagare tutte le dimensioni caratterizzanti questo sentimento e ha per oggetto i tweet postati tra luglio e dicembre 2012 con hashtag semanticamente afferenti al tema della vergogna. I risultati hanno permesso di ricostruire una mappa delle caratteristiche narrative di questa pratica di socializzazione emotiva digitale, sulla base dei processi di appropriazione del meta-medium (De Carli, 1997) e di colonizzazione di un preciso contesto partecipativo e mediato. La Rete, dunque, come rifugio dal rossore del contesto situato e al contempo spazio ed occasione di situazioni imbarazzanti che mettono in crisi le nuove forme di pudore digitale.
2013
vergogna
twitter
emozioni
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12607/2533
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact