Tra il XVI e il XVII sec. le nuove scoperte scientifiche, un nuovo spirito filosofico e il superamento dell’ortodossia tomista in campo teologico contribuiscono allo sviluppo di un nuovo sentimento del tempo. L’epoca barocca porta con sé il superamento della visione aristotelica della temporalità, e genera una nuova idea di tempo sviluppata in contrapposizione all’idea di eternità. Questo cambio di paradigma emerge con forza nella più importante controversia teologica tra la fine 500’ e l’inizio del 600’, la De auxiliis (1598-1607). Nel confronto sui temi della grazia, della predestinazione e del libero arbitrio le tesi del gesuita Luis de Molina mostrano il nuovo rapporto che la modernità va costruendo tra tempo e libertà. È in questo rapporto, però, che emerge anche un nuovo sentimento di tragicità riguardo al tempo, ben rappresentato in campo filosofico dal pensiero di Campanella e, in poesia, dai versi di Luis de Gòngora.
Il sentimento tragico del tempo. Molina, Campanella e de Gòngora
SGARRO T
2019-01-01
Abstract
Tra il XVI e il XVII sec. le nuove scoperte scientifiche, un nuovo spirito filosofico e il superamento dell’ortodossia tomista in campo teologico contribuiscono allo sviluppo di un nuovo sentimento del tempo. L’epoca barocca porta con sé il superamento della visione aristotelica della temporalità, e genera una nuova idea di tempo sviluppata in contrapposizione all’idea di eternità. Questo cambio di paradigma emerge con forza nella più importante controversia teologica tra la fine 500’ e l’inizio del 600’, la De auxiliis (1598-1607). Nel confronto sui temi della grazia, della predestinazione e del libero arbitrio le tesi del gesuita Luis de Molina mostrano il nuovo rapporto che la modernità va costruendo tra tempo e libertà. È in questo rapporto, però, che emerge anche un nuovo sentimento di tragicità riguardo al tempo, ben rappresentato in campo filosofico dal pensiero di Campanella e, in poesia, dai versi di Luis de Gòngora.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.