1. Fattibilità del concordato e poteri del giudice. I contrastanti orientamenti della Cassazione. La rimessione alle Sezioni Unite – 2. La fattibilità del piano come requisito di struttura del concordato, perché inclusa nel concetto di possibilità o perché autonomo e ulteriore requisito dell’oggetto. Critica – 3. Oggetto del concordato e rilevanza giuridica dell’indicazione della percentuale di soddisfazione dei creditori. Atipicità del contenuto della proposta – 4. Indicazione della percentuale di soddisfazione nel concordato con cessione integrale dei beni ai creditori. La disciplina della risoluzione. – 5. (segue) Il concordato con indicazione della percentuale di soddisfazione non assistita da garanzia – 6. (segue) Il concordato ‘a percentuale’. L’assenza di un contenuto minimo della proposta di concordato. – 7. Centralità del rischio e rilevanza giuridica del giudizio di fattibilità. – 8. La funzione informativa e il consenso ‘amministrato’. – 9. Il vizio del consenso tra l’approvazione e l’omologazione. L’obbligo del commissario giudiziale di comunicare ai creditori eventuali variazioni delle condizioni di fattibilità e modifica del voto. Poteri del Tribunale. 10. (segue) Invalidità del concordato omologato. – 11. Il giudizio di fattibilità come misura della gravità dell’inadempimento in sede di risoluzione.

Fattibilità del concordato e struttura dell'atto

Valeria Confortini
2013-01-01

Abstract

1. Fattibilità del concordato e poteri del giudice. I contrastanti orientamenti della Cassazione. La rimessione alle Sezioni Unite – 2. La fattibilità del piano come requisito di struttura del concordato, perché inclusa nel concetto di possibilità o perché autonomo e ulteriore requisito dell’oggetto. Critica – 3. Oggetto del concordato e rilevanza giuridica dell’indicazione della percentuale di soddisfazione dei creditori. Atipicità del contenuto della proposta – 4. Indicazione della percentuale di soddisfazione nel concordato con cessione integrale dei beni ai creditori. La disciplina della risoluzione. – 5. (segue) Il concordato con indicazione della percentuale di soddisfazione non assistita da garanzia – 6. (segue) Il concordato ‘a percentuale’. L’assenza di un contenuto minimo della proposta di concordato. – 7. Centralità del rischio e rilevanza giuridica del giudizio di fattibilità. – 8. La funzione informativa e il consenso ‘amministrato’. – 9. Il vizio del consenso tra l’approvazione e l’omologazione. L’obbligo del commissario giudiziale di comunicare ai creditori eventuali variazioni delle condizioni di fattibilità e modifica del voto. Poteri del Tribunale. 10. (segue) Invalidità del concordato omologato. – 11. Il giudizio di fattibilità come misura della gravità dell’inadempimento in sede di risoluzione.
2013
Concordato preventivo, giudizio di fattibilità, contratto, validità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12607/28146
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