Recent data show that foreign fighters and lone wolves are of very young age. There have been many attempts to give explanations. Here there is the will to assimilate different approaches to give teachers and education operators some knowledge about the most common variables of these teens. From an environmental point of view, theories of cultural conflicts and of subculture assume relevance, as the key concept of relative deprivation. The most common individual factors are social marginalisation, medium cognitive abilities, exasperated sense of justice and morality, superficial knowledge of the belonging faith/ideology. Those characteristics, added to the typical ones of teenagers, can create a fertile field for triggers, whether traumas or meetings with charismatic leaders. Made the choice, boys become rapidly “born again”: they stave off significant others, teachers and parents. They change routine activities until they pass to violent action, pushed or alone. European agencies which deal with radicalisation elaborated prevention strategies and hope that teachers will be able to have a specific training on those matters.

I dati più recenti su foreign fighters e lone wolves hanno mostrato come questi siano di giovane o giovanissima età. Molti sono stati i tentativi di dare una spiegazione e si vuole qui tentare di assimilare i diversi approcci al fine da fornire ai responsabili dell’educazione le variabili più comuni tra questi ragazzi. Da un punto di vista ambientale, assumono rilevanza le teorie dei conflitti culturali, della subcultura ed il concetto chiave di deprivazione relativa. I fattori individuali più diffusi sono l’emarginazione sociale, abilità cognitive medie, senso di giustizia e moralità esasperati, conoscenza superficiale della fede/ideologia di appartenenza. Queste caratteristiche, aggiunte a quelle tipiche degli adolescenti, possono creare un terreno fertile a dei trigger, siano dei traumi e/o l’incontro con leader carismatici. Operata la scelta, i ragazzi diventano dei born again ed il processo di cambiamento è rapido: vengono allontanati gli altri significativi, genitori ed insegnanti. Mutano le abitudini e le routine quotidiane fino a quando non vengono fatti agire, o scelgono di agire, violentemente. Le agenzie europee che si occupano di studiare il fenomeno della radicalizzazione hanno elaborato delle strategie preventive ed auspicano una preparazione degli insegnanti su questi temi.

Il fenomeno della radicalizzazione nei giovani: vulnerabilità ambientali, individuali e strategie di prevenzione/The radicalisation phenomenon through young people: environmental, individual vulnerabilities and prevention's strategies

ZANETTI M
2018-01-01

Abstract

Recent data show that foreign fighters and lone wolves are of very young age. There have been many attempts to give explanations. Here there is the will to assimilate different approaches to give teachers and education operators some knowledge about the most common variables of these teens. From an environmental point of view, theories of cultural conflicts and of subculture assume relevance, as the key concept of relative deprivation. The most common individual factors are social marginalisation, medium cognitive abilities, exasperated sense of justice and morality, superficial knowledge of the belonging faith/ideology. Those characteristics, added to the typical ones of teenagers, can create a fertile field for triggers, whether traumas or meetings with charismatic leaders. Made the choice, boys become rapidly “born again”: they stave off significant others, teachers and parents. They change routine activities until they pass to violent action, pushed or alone. European agencies which deal with radicalisation elaborated prevention strategies and hope that teachers will be able to have a specific training on those matters.
2018
I dati più recenti su foreign fighters e lone wolves hanno mostrato come questi siano di giovane o giovanissima età. Molti sono stati i tentativi di dare una spiegazione e si vuole qui tentare di assimilare i diversi approcci al fine da fornire ai responsabili dell’educazione le variabili più comuni tra questi ragazzi. Da un punto di vista ambientale, assumono rilevanza le teorie dei conflitti culturali, della subcultura ed il concetto chiave di deprivazione relativa. I fattori individuali più diffusi sono l’emarginazione sociale, abilità cognitive medie, senso di giustizia e moralità esasperati, conoscenza superficiale della fede/ideologia di appartenenza. Queste caratteristiche, aggiunte a quelle tipiche degli adolescenti, possono creare un terreno fertile a dei trigger, siano dei traumi e/o l’incontro con leader carismatici. Operata la scelta, i ragazzi diventano dei born again ed il processo di cambiamento è rapido: vengono allontanati gli altri significativi, genitori ed insegnanti. Mutano le abitudini e le routine quotidiane fino a quando non vengono fatti agire, o scelgono di agire, violentemente. Le agenzie europee che si occupano di studiare il fenomeno della radicalizzazione hanno elaborato delle strategie preventive ed auspicano una preparazione degli insegnanti su questi temi.
Radicalizzazione violenta, Fattori sociali e psicologici, Deprivazione relativa, Ritiro sociale, Prevenzione scolastica
Violent radicalisation, Ssocial and psychological factors, Relative deprivation, Social retirement, School prevention
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12607/37891
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