Sidonio Apollinare e il concetto di satira nella tarda antichità

This contribution investigates the mentions of contemporary satirical writings in the works of Sidonius Apollinaris, within the context of the broadened meaning that the word satura/ satira acquires in Late Antiquity. The satires he describes are considerably different from the classical genre in terms both of content and of metre: the author seems to have his own canon in mind when he ascribes biting verses to this genre. With the further aim of providing the reader with a definition of what Sidonius calls ‘satire’, this survey is in particular focused on the reference to Secundinus’ satires (Ep. 5.8) read in light of the renowned episode of the satire of Arles (Ep. 1.11) and of a passage of Ep. 5.17.11. Furthermore, it is argued that Carm.12 is an example of Sidonian satire, since its features match those of the other satirical works referenced by the author.

Il contributo indaga le menzioni di componimenti satirici contemporanei nelle opere di Sidonio Apollinare, nel contesto del più ampio significato che la parola satura/satira ha nella tarda antichità. Le satire descritte da Sidonio sono notevolmente diverse dal genere d’età classica per ciò che concerne il contenuto e per il metro impiegato: l’autore parrebbe avere una propria visione di canone satirico quando ascrive mordaci componimenti contemporanei a questo genere. Al fine di identificare i componimenti che Sidonio definisce “satira” , questo contributo esamina in particolare la menzione delle satire di Secondino (Ep. 5.8), raffrontandola al celebre episodio della satira di Arles (Ep. 1.11) e ad un passo dell’Ep. 5.17. In conclusione, si propone di considerare Carm. 12 come una “satira sidoniana”, dal momento che le caratteristiche del componimento corrispondono a quelle di altri scritti satirici menzionati dall’autore.