Attraverso Su misura, un servizio informatizzato di valutazione degli apprendimenti messo a punto dalla casa editrice Anicia, negli ultimi 4 anni sono stati svolti numerosi interventi di formazione e di ricerca-azione con insegnanti della scuola primaria e secondaria. Nel contributo si presenta un’ipotesi di classificazione dei bisogni formativi dei docenti in quattro tipi che non sono mutuamente esclusivi: i noti bisogni docimologici, dei quali verrà sottolineata solo l’esistenza; gli idola mentis, che affondano le loro radici nella mancanza di conoscenze o in misconcezioni di natura epistemologica, teorica e metodologica; le insidie categoriali, prodotte dalle formazioni discorsive egemoni; infine, gli effetti perversi, rappresentati da comportamenti adattivi imprevisti e non auspicabili. La tesi che si tenta di dimostrare è che la strada principale per soddisfare questi stessi bisogni è rappresentata da un curriculum formativo che lasci largo spazio alle attività laboratoriali transdisciplinari, dove le linee di confine tra diverse discipline scientifiche – come la filosofia, l’economia, la pedagogia, la didattica, la docimologia, la sociologia, la psicologia – siano sistematicamente e creativamente violate.

Linee di confine. Laboratori transdisciplinari nella formazione iniziale degli insegnanti

Giacomantonio Andrea
2017-01-01

Abstract

Attraverso Su misura, un servizio informatizzato di valutazione degli apprendimenti messo a punto dalla casa editrice Anicia, negli ultimi 4 anni sono stati svolti numerosi interventi di formazione e di ricerca-azione con insegnanti della scuola primaria e secondaria. Nel contributo si presenta un’ipotesi di classificazione dei bisogni formativi dei docenti in quattro tipi che non sono mutuamente esclusivi: i noti bisogni docimologici, dei quali verrà sottolineata solo l’esistenza; gli idola mentis, che affondano le loro radici nella mancanza di conoscenze o in misconcezioni di natura epistemologica, teorica e metodologica; le insidie categoriali, prodotte dalle formazioni discorsive egemoni; infine, gli effetti perversi, rappresentati da comportamenti adattivi imprevisti e non auspicabili. La tesi che si tenta di dimostrare è che la strada principale per soddisfare questi stessi bisogni è rappresentata da un curriculum formativo che lasci largo spazio alle attività laboratoriali transdisciplinari, dove le linee di confine tra diverse discipline scientifiche – come la filosofia, l’economia, la pedagogia, la didattica, la docimologia, la sociologia, la psicologia – siano sistematicamente e creativamente violate.
2017
formazione docenti
bisogni formativi
idola mentis
effetti perversi
laboratori transdisciplinari.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12607/4713
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