Dylan Dog ha rinnovato la concezione del fumetto seriale avvalorando presso un pubblico nazional-popolare la disinvoltura e la fantasiosità narrativa dell’avanguardia fumettistica contemporanea. Campione di postmoderno “dal basso”, si muove tra diversi generi, registri e linguaggi, senza pregiudicare la compattezza suggestiva della propria visione del mondo. È diventato un’opera di culto; la formula paradossale su cui si regge ha fatto scuola; ma non ha trovato sinora continuatori altrettanto originali.
Dylan Dog, orrori dal postmoderno
G.G. Cenati
2008-01-01
Abstract
Dylan Dog ha rinnovato la concezione del fumetto seriale avvalorando presso un pubblico nazional-popolare la disinvoltura e la fantasiosità narrativa dell’avanguardia fumettistica contemporanea. Campione di postmoderno “dal basso”, si muove tra diversi generi, registri e linguaggi, senza pregiudicare la compattezza suggestiva della propria visione del mondo. È diventato un’opera di culto; la formula paradossale su cui si regge ha fatto scuola; ma non ha trovato sinora continuatori altrettanto originali.File in questo prodotto:
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