Il contributo è incentrato sui lineamenti della disciplina riguardante la protezione delle sepolture e dei sepolcri, di cui molto si è occupata la letteratura. Avanzamenti negli studi possono essere offerti dalle epigrafi funerarie, che restituiscono dati coerenti con le fonti di tradizione manoscritta. Tra le testimonianze iscritte si analizza l’Editto di Nazareth. Il provvedimento è databile al I secolo sotto il principato di Nerone. È posta la regola della immutabilità e della perpetuità delle sepolture, stabilendo il divieto di distruzione, alterazione e profanazione del locus sepolturae e il trafugamento e la traslazione dei resti umani. L’obbligo di rispettare i defunti è sanzionato esplicitamente in caso di violazione e sottrazione delle spoglie con la pena capitale: l’Editto di Nazareth documenterebbe l’affermarsi di un autonomo crimen extra ordinem.
In tema di sepolture e pietà dei defunti
Maria Vittoria Bramante
2024-01-01
Abstract
Il contributo è incentrato sui lineamenti della disciplina riguardante la protezione delle sepolture e dei sepolcri, di cui molto si è occupata la letteratura. Avanzamenti negli studi possono essere offerti dalle epigrafi funerarie, che restituiscono dati coerenti con le fonti di tradizione manoscritta. Tra le testimonianze iscritte si analizza l’Editto di Nazareth. Il provvedimento è databile al I secolo sotto il principato di Nerone. È posta la regola della immutabilità e della perpetuità delle sepolture, stabilendo il divieto di distruzione, alterazione e profanazione del locus sepolturae e il trafugamento e la traslazione dei resti umani. L’obbligo di rispettare i defunti è sanzionato esplicitamente in caso di violazione e sottrazione delle spoglie con la pena capitale: l’Editto di Nazareth documenterebbe l’affermarsi di un autonomo crimen extra ordinem.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.