L’articolo esamina il ruolo delle banche nella “gestione” della crisi d’impresa, con particolare riferimento alla composizione negoziata della crisi, alla luce delle più recenti modifiche al Codice della crisi apportate dal decreto correttivo n. 136/2024. In questa prospettiva, l’indagine si sofferma sulle problematiche relative al sostegno finanziario del risanamento aziendale ed alla classificazione dei crediti bancari, rispetto alle quali assume rilevanza centrale la disciplina di vigilanza prudenziale. Con l’impianto normativo vigente in materia di crisi d’impresa, sebbene si registrino importanti novità relativamente al rapporto “banca-impresa”, specie per quanto riguarda il dovere di collaborazione e l’obbligo di motivazione che gravano sui creditori finanziari, restano comunque ampi margini di discrezionalità di questi ultimi nell’erogazione del credito. Dall’analisi complessiva emerge chiaramente che, ai primi segnali di difficoltà, è opportuno intraprendere un dialogo costruttivo con le banche per accedere tempestivamente alla composizione negoziata della crisi prima che la situazione degeneri in maniera irreversibile.
Le banche al tavolo delle trattative per la composizione della crisi d'impresa
Ferraro Pietro Paolo
In corso di stampa
Abstract
L’articolo esamina il ruolo delle banche nella “gestione” della crisi d’impresa, con particolare riferimento alla composizione negoziata della crisi, alla luce delle più recenti modifiche al Codice della crisi apportate dal decreto correttivo n. 136/2024. In questa prospettiva, l’indagine si sofferma sulle problematiche relative al sostegno finanziario del risanamento aziendale ed alla classificazione dei crediti bancari, rispetto alle quali assume rilevanza centrale la disciplina di vigilanza prudenziale. Con l’impianto normativo vigente in materia di crisi d’impresa, sebbene si registrino importanti novità relativamente al rapporto “banca-impresa”, specie per quanto riguarda il dovere di collaborazione e l’obbligo di motivazione che gravano sui creditori finanziari, restano comunque ampi margini di discrezionalità di questi ultimi nell’erogazione del credito. Dall’analisi complessiva emerge chiaramente che, ai primi segnali di difficoltà, è opportuno intraprendere un dialogo costruttivo con le banche per accedere tempestivamente alla composizione negoziata della crisi prima che la situazione degeneri in maniera irreversibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.