La rivoluzione digitale ha esternalizzato e delegato funzioni cognitive e mnemoniche, trasformando radicalmente il concetto stesso di memoria. L’intelligenza artificiale non ricorda nel senso umano del termine: archivia, cataloga e re- stituisce il passato secondo logiche algoritmiche, senza il filtro dell’emozione, della selezione soggettiva e della riflessione critica. Questa forma di memoria impersonale, neutra e potenzialmente manipolabile, pone interrogativi profondi sul rapporto tra tecnologia e identità. A confronto con la concezione agostiniana della memoria, intesa come custode del- l’individualità e delle esperienze interiori, l’IA si configura come un archivio asettico, privo di amore e di perdono, capace di ricordare ma non di comprendere. Le conseguenze di questa trasformazione si riflettono profondamente sul- l’esperienza formativa.
Memoria senza emozioni: la conoscenza e l’identità umana tra archivi digitali, cloud artificiali e postura educativa
Angela Arsena
2025-01-01
Abstract
La rivoluzione digitale ha esternalizzato e delegato funzioni cognitive e mnemoniche, trasformando radicalmente il concetto stesso di memoria. L’intelligenza artificiale non ricorda nel senso umano del termine: archivia, cataloga e re- stituisce il passato secondo logiche algoritmiche, senza il filtro dell’emozione, della selezione soggettiva e della riflessione critica. Questa forma di memoria impersonale, neutra e potenzialmente manipolabile, pone interrogativi profondi sul rapporto tra tecnologia e identità. A confronto con la concezione agostiniana della memoria, intesa come custode del- l’individualità e delle esperienze interiori, l’IA si configura come un archivio asettico, privo di amore e di perdono, capace di ricordare ma non di comprendere. Le conseguenze di questa trasformazione si riflettono profondamente sul- l’esperienza formativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.