L’articolo esplora il potenziale epistemologico e metodologico del Placetelling come strumento di costruzione della pace attraverso la pratica narrativa. Muovendo dal presupposto che ogni racconto dei luoghi e per i luoghi custodisca un potenziale di riconciliazione e dialogo, le autrici indagano il legame tra narrazione, territorialità e processi di coesione sociale, proponendo una lettura geografica della pace come pratica conoscitiva, relazionale e dialogica. Il contributo mostra come le storie locali, le memorie e le rappresentazioni dei territori possano trasformarsi in dispositivi di mediazione e inclusione, capaci di superare conflitti e tensioni identitarie. Il Placetelling emerge, così, come approccio critico e politico, volto a promuovere una geografia etica e partecipativa, orientata al riconoscimento e alla rigenerazione dei legami comunitari.
Placetelling. Il racconto come medium di costruzione di pace
Patrizia MIGGIANO;
2025-01-01
Abstract
L’articolo esplora il potenziale epistemologico e metodologico del Placetelling come strumento di costruzione della pace attraverso la pratica narrativa. Muovendo dal presupposto che ogni racconto dei luoghi e per i luoghi custodisca un potenziale di riconciliazione e dialogo, le autrici indagano il legame tra narrazione, territorialità e processi di coesione sociale, proponendo una lettura geografica della pace come pratica conoscitiva, relazionale e dialogica. Il contributo mostra come le storie locali, le memorie e le rappresentazioni dei territori possano trasformarsi in dispositivi di mediazione e inclusione, capaci di superare conflitti e tensioni identitarie. Il Placetelling emerge, così, come approccio critico e politico, volto a promuovere una geografia etica e partecipativa, orientata al riconoscimento e alla rigenerazione dei legami comunitari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
