Il presente contributo intende esaminare la natura e la portata dell’apporto della cinematografia documentaria alla costruzione della percezione sociale del paesaggio, intesa come processo di significazione e di elaborazione culturale. Interrogarsi su ciò che il cinema può fare per il paesaggio significa, in questa prospettiva, esplorare la pratica cinematografica quale possibile strumento di formazione e di educazione al paesaggio. La cinepresa può costituire, infatti, un dispositivo di analisi diacronica capace di mettere in evidenza le implicazioni civiche ed etiche di un progetto pedagogico orientato al paesaggio, consentendo di approfondire la complessa relazione tra qualità del paesaggio e qualità della vita delle popolazioni, così come enunciata all’art. 1, lett. c), della Convenzione Europea del Paesaggio. Il contributo assume come caso di studio il filone documentaristico neorealista ambientato nel Delta del Po, la cui rappresentazione del territorio e delle comunità locali offre un terreno privilegiato per riflettere sulla dimensione educativa e civica dello sguardo cinematografico. In tale prospettiva, il racconto filmico è chiamato a superare una rappresentazione meramente vedutistica del paesaggio, per proporsi come spazio critico di interpretazione e di esplorazione del rapporto dinamico tra ambiente e comunità.
Riflessioni su un’educazione per il paesaggio attraverso la cinematografia documentaria
Patrizia MIGGIANO
2021-01-01
Abstract
Il presente contributo intende esaminare la natura e la portata dell’apporto della cinematografia documentaria alla costruzione della percezione sociale del paesaggio, intesa come processo di significazione e di elaborazione culturale. Interrogarsi su ciò che il cinema può fare per il paesaggio significa, in questa prospettiva, esplorare la pratica cinematografica quale possibile strumento di formazione e di educazione al paesaggio. La cinepresa può costituire, infatti, un dispositivo di analisi diacronica capace di mettere in evidenza le implicazioni civiche ed etiche di un progetto pedagogico orientato al paesaggio, consentendo di approfondire la complessa relazione tra qualità del paesaggio e qualità della vita delle popolazioni, così come enunciata all’art. 1, lett. c), della Convenzione Europea del Paesaggio. Il contributo assume come caso di studio il filone documentaristico neorealista ambientato nel Delta del Po, la cui rappresentazione del territorio e delle comunità locali offre un terreno privilegiato per riflettere sulla dimensione educativa e civica dello sguardo cinematografico. In tale prospettiva, il racconto filmico è chiamato a superare una rappresentazione meramente vedutistica del paesaggio, per proporsi come spazio critico di interpretazione e di esplorazione del rapporto dinamico tra ambiente e comunità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
