In controtendenza rispetto al diffuso scetticismo e al facile entusiasmo che circonda a seconda dei casi il principio di precauzione, questa analisi propone una ricostruzione critica di tale principio a partire dalla grammatica ordinaria della nozione di pre-cauzione e dall’idea di senso comune che “(pre)cautelarsi sia meglio che curare”. In un’ottica quindi critico-costruttiva, il principio di precauzione è analizzato muovendo dalle nostre comuni percezioni e intuizioni pre-analitiche circa i rischi. Lo studio, traendo anche esempio e insegnamento dalla storia, illustra i presupposti filosofico-antropologici e la dimensione etico-filosofica del principio, discutendo la visione della natura e dell’uomo che sta alla base delle sue versioni sia più esigenti sia minimali.
Concetto di rischio e principio di precauzione (I parte)
S. Zorzetto
2012-01-01
Abstract
In controtendenza rispetto al diffuso scetticismo e al facile entusiasmo che circonda a seconda dei casi il principio di precauzione, questa analisi propone una ricostruzione critica di tale principio a partire dalla grammatica ordinaria della nozione di pre-cauzione e dall’idea di senso comune che “(pre)cautelarsi sia meglio che curare”. In un’ottica quindi critico-costruttiva, il principio di precauzione è analizzato muovendo dalle nostre comuni percezioni e intuizioni pre-analitiche circa i rischi. Lo studio, traendo anche esempio e insegnamento dalla storia, illustra i presupposti filosofico-antropologici e la dimensione etico-filosofica del principio, discutendo la visione della natura e dell’uomo che sta alla base delle sue versioni sia più esigenti sia minimali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
