“Physical education in the 2012 National Curriculum Guidelines : a critical analysis” edito gennaio2023 d times anicia editore Journal of Education tecnolology and social studies ISSN: 2038-3282 ©Anicia Editore QTimes – webmagazine Anno XV –vol.1 2023 Doi: 10.14668/QTimes_15106 pp 73-90

After a long regulatory process, the educational offer of motor and sports education in the Italian primary school is enriched, thanks to the inclusion of the Sport Sciences specialized teacher with the intention of enhancing corporeity in its multiple expressions as a personal right and cognitive learning tool. All the Teachers, in co-designing perspective, have the important task of planning collaborative, immersive, authentic and laboratory learning environments, qualifying the teaching- learning processes respecting the potential and peculiarities of each one. The new 2018 scenarios define Physical Education as one of the "hinge" disciplines between the fields of science, communication and expression, relationships and citizenship, emphasizing the need to frame the discipline according to an educational approach that can enhance the symbolic and cultural value of the body. Considering the new educational perspectives that have emerged in recent decades based on scientific evidence in the field of cognitive neuroscience, this paper aims to critically analyse the thematic cores, developmental goals and learning objectives of physical education in the 2012 National guidelines for the Curriculum. Through a comparative approach, some strengths of the most internationally virtuous curricula will be highlighted to reflect on the need for a revision of the Italian national guidelines. A renewal that can really break the vertical linearity of individual disciplinary epistemologies and that moving away from a technical/performative conception can instead move toward a transversality of the body in learning processes.

Dopo un lungo iter normativo, l’offerta formativa dell’educazione motoria e sportiva nella scuola primaria italiana si arricchisce, grazie all’inserimento del docente specializzato in scienze motorie, con l’intento di valorizzare la corporeità nelle sue molteplici espressioni quale diritto personale e strumento di apprendimento cognitivo. Ai docenti tutti in ottica di co-progettazione spetta l’importante compito di progettare ambienti di apprendimento collaborativi, immersivi, autentici e laboratoriali, qualificando i processi di insegnamento-apprendimento nel rispetto della potenzialità e delle peculiarità di ciascuno. I nuovi scenari 2018 definiscono l’Educazione Fisica una delle discipline “cerniera” tra gli ambiti scientifico, comunicativo ed espressivo, di relazione e di cittadinanza, sottolineando la necessità di inquadrare la disciplina secondo un approccio educativo che sia in grado di valorizzare il valore simbolico e culturale del corpo. Alla luce delle nuove prospettive didattiche delineatesi in questi ultimi decenni in base alle evidenze scientifiche nell’ambito delle neuroscienze cognitive, il presente contributo si propone di analizzare criticamente i nuclei tematici, i traguardi di sviluppo e gli obiettivi di apprendimento dell’educazione fisica nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012. Attraverso un approccio comparativo saranno evidenziati alcuni punti di forza dei curricoli più virtuosi a livello internazionale al fine di avviare una riflessione sull’esigenza di una revisione delle Indicazioni Nazionali. Un rinnovamento che possa realmente rompere la linearità verticale delle singole epistemologie disciplinari e che spostandosi da una concezione tecnico/performativa possa invece orientarsi verso una trasversalità del corpo nei processi di apprendimento.